Wechat

Realizzato al tempo in frassino massello con puntali in ottone, viene riproposto sia in versione originale che in un legno dalle tonalità scure come il frassino tinto nero. Oltre alle dimensioni originali, D.859.1 è disponibile in due dimensioni più contenute che rispettano fedelmente l’armonia e le proporzioni del progetto originale.

“In questo edificio si intrecciano quattro temi distinti: la sintesi delle arti, il gioco tra le grandezze di scala, con la contrapposizione di uno spazio ristretto, quasi domestico, alla mole colossale del Grattacielo, la funzione rappresentativa e comunicativa dell’architettura e del design e, infine, i legami con la pubblicità e il capitale”


Daniel Sherer, “Gio Ponti a New York”, in Espressioni Gio Ponti, catalogo della mostra alla Triennale di Milano, 2011.

Design

Gio Ponti

Giovanni Ponti, detto Gio (Milano, 18 novembre 1891 – Milano, 16 settembre 1979), è considerato uno dei maestri dell'architettura italiana, ed è stato anche designer e saggista, tra i più importanti del XX secolo. Alle grandi opere architettoriniche che portano la sua inconfondibile firma, si affianca una vasta produzione nel settore dell’arredo, come testimoniano anche le sue tre abitazioni milanesi, completamente arredate “alla Ponti”: quella in via Randaccio nel 1925, Casa Laporte nel 1926 in via Brin e l’ultima, nel 1957, in via Dezza, “manifesto” del suo design domestico.

biografia completa
Gio Ponti

“[...] la maggioranza degli oggetti per la nostra vita, sono oggi creati dall’industria, sono da essa caratterizzati [...]”

Gio Ponti

D.859.1

Specifiche tecniche

disegni tecnici

prodotti
in abbinamento

Per restare aggiornato sui prodotti, le novità e gli eventi del Gruppo Molteni

    Select your country